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Appellativi di origine etrusca

uno studio di Massimo Pittau.

L’appellativo ital.scarpa’, coi suoi derivati ‘scarpina/o’, ‘scarpinare’, ‘scarpone’, ‘scarpata’, è fino al presente di origine ignota. È ben vero che è ampiamente condivisa dai linguisti l’ipotesi di una “origine germanica” dell’appellativo, ma io la respingo con decisione per il motivo che essa è il solito espediente e ripiego, infondato e non accettabile, al quale sono soliti ricorrere parecchi etimologi quando non riescono a trovare altre soluzioni etimologiche per vocaboli da loro studiati.; es. DELI, Etim). Invece comunemente si tratta di lessemi di ‘origine etrusca’, i quali risalgono al sostrato linguistico etrusco. Questo è localizzato prevalentemente in Toscana e nel Lazio settentrionale, ma dopo si è allargato a sud fino a Capua e a nord fino alla pianura padana e all’intero arco alpino. Si tratta pertanto di un sostrato linguistico molto vasto nello ‘spazio’, che si è assestato per circa 10 secoli nel ‘tempo’ e che ha raggiunto il numero di circa 12 mila iscrizioni e 8 mila differenti lessemi in fatto di ‘entità’. Nessun’altra lingua di sostrato si avvicina neppure di lontano a raggiungere questi termini di ‘numero, vastità e durata’.

Oltre a ciò, dagli accuratissimi studi effettuati da Silvio Pieri sulla toponomastica della sola Toscana (TVSL, TVA, TTM) (ma escluso il Lazio), risulta che sono di probabile origine etrusca ben 478 toponimi.

D’altra parte è un fatto che la vulgata spiegazione “germanica o gotica” lascia molto da desiderare soprattutto sul pianto semantico: DELI: germanico *skarpa ‘tasca di pelle’; DEI 3376: gotico *SKRAPA ‘appoggio’. È inoltre inaccettabile un’altra ipotesi che è riassunta dall’Etim di Alberto Nocentini.

Ecco invece le corrispondenze linguistiche fra l’appellativo ‘scarpa’ ed i suoi derivati con lessemi etruschi: SCARPE, SCARPINI, SCARPUNIES (TLE 19; diviso e letto male *CARPUNIES) (ThLE² 77, i quali corrispondono perfettamente e chiaramente agli appellativi ital. ‘scarpa’, ‘scarpino’ e ‘scarpone’.

Sono inoltre da citare alcuni toponimi toscani: Scarpulla (TVA 46) che è da confrontare col gentilizio etr. SCARPUNIE(-S), avendo probabilmente il significato di «scarpaccia»; Scarpernata (TTM 37) da confrontare col gentilizio etr. SCARPINI (ThLE 356), avendo probabilmente il significato di «scarpata sul terreno» (a mio avviso questo significato “strano” deriva dal dislivello che esiste fra la pianta di una scarpa ed il suo tacco).

Infine è da citare l’altro toponimo toscano Scarperia (Scarperìa, anticamente La Scarperia; in passato anche Scarpignana; comune della città metropolitana di Firenze). A me sembra che si debba pensare ad un borgo che aveva parecchie ‘calzolerie’ e costituiva pertanto un ‘mercato delle scarpe’.

D’altra parte è a tutti noto che la Toscana conserva ancora una lunga e radicata tradizione della lavorazione di scarpe di lusso e di oggetti in pelle, come le cinture e le borse.

Oltre a ciò, in termini storico-culturali, è da ricordare che i Greci citavano come famosi i sandália tyrrheniká «sandali tirreni od etruschi».

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