Mille e un libro da leggere (16) – Piercamillo Davigo “In Italia violare la legge conviene. VERO!”
Descrizione
“Sono in molti a pensare che gli italiani siano per natura poco propensi al rispetto delle regole. In realtà gli italiani all’estero si comportano esattamente come i cittadini degli Stati in cui si trovano, mentre – al contrario – gli stranieri in Italia ritengono spesso che nel Belpaese sia consentito tutto. Il problema allora non è legato all’identità nazionale; il problema è un apparato di leggi che non semplifica la vita ai cittadini, e insieme a ciò la sostanziale mancanza di sanzioni proporzionate, efficaci e dissuasive per chi trasgredisce le regole. Detto in altri termini, al di là delle valutazioni etiche, da noi non è conveniente rispettare la legge. Perché mai un debitore dovrebbe pagare il suo creditore? Non esistono deterrenze adeguate che scoraggino l’inadempimento. Ancora, per quanto riguarda le imposte, i controlli sono pari al 8-10% delle dichiarazioni fiscali presentate. Il risultato surreale è che invece di applicare il principio ‘pagare tutti per pagare meno’ in Italia si applica il principio ‘pagare tanto per consentire una larga evasione’. Per un’impresa onesta di medie dimensioni il carico fiscale (societario, contributivo, per tasse e imposte indirette) è stimato dalla Corte dei conti al 64,8 per cento (quasi 25 punti oltre la media dell’area UE/Efta). Il cuneo, riferito a un dipendente dell’industria, fra il costo a carico dell’imprenditore e il reddito netto che rimane in busta paga al lavoratore è del 49 per cento (oltre 10 punti sulla media nel resto d’Europa). Invece per gli evasori ricorrono i condoni, dove si prevede la possibilità di presentare una integrazione proporzionata non all’evaso ma al dichiarato, quindi più si evade, meno si paga per condonare l’evasione. Neppure le sanzioni penali svolgono efficacia deterrente sia per le lungaggini del sistema processuale che per i meccanismi che riducono a poca cosa le pene inflitte.”