Dedicata a Pasqualino Contu: “The Daffodils” di William Wordsworth
Che poi ci sono storie di vite che passano e nessuno se le ricorda più. In Sardegna più di altri luoghi. La vita passata, spezzata, in questione è quella di Pasqualino Contu, padre di due figli, imprenditore di Orosei con l’azienda distrutta dalla recente alluvione; o meglio, dalle ultime alluvioni, perché la furia della natura porta delle conseguenze esattamente come le portano i nostri antichi peccati; quelli di tutti che poi gravano più sentiti solo sulle spalle di alcuni. E alla fine della strada c’è la solitudine. In Sardegna è facile morire o decidere di morire di solitudine, più di altri luoghi.
C’è una straordinaria poesia del grande poeta romantico inglese William Wordsworth che mostra come nessun’altra creazione artistica l’opposizione ossimorica che esiste tra il nostro comprendere il valore della vita (che si manifesta per esempio nell’ammirazione per la bellezza della natura), e il travagliato vivere quotidiano della nostra anima; un’anima che nella sua malinconia e solitudine cosmica non vorrebbe che volare via, in alto, proprio come le nuvole del poeta… galleggianti sopra le valli e le colline.
The daffodils la dedichiamo a Pasqualino Contu nella speranza che non diventi mai un’altra anima dimenticata, obliata, passata troppo leggera sulla nostra terra bellissima e disperata ad un tempo. La poesia sarà senza traduzione naturalmente… come ogni scintillìo di un diamante raro…
Rina Brundu
The Daffodils |
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by William Wordsworth | |
I wandered lonely as a cloud
That floats on high o’er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host, of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.
Continuous as the stars that shine The waves beside them danced; but they For oft, when on my couch I lie |
Sad event great poem, one of my favourite. TKS