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La triste parabola di Francesco: da rottamatore del cattolicesimo corrotto a lettore entusiasta di Fazio…

fazio

Curioso!: alcuni mesi fa quella che era una mia incondizionata ammirazione per questo pontefice che prometteva di rinnovare la Chiesa sul grande esempio di San Francesco (nell’attesa di quello che avrebbe chiuso baracca e burattini e proibito la superstizione come metodo privilegiato per curare le ragioni dell’anima!!), venne meno all’improvviso.

Venne meno per un motivo che non intendo rendere pubblico, ma venne meno in maniera tonante, profonda, perché per me gli “eroi”, anche quelli che si occupano di “spiritualità”, debbono vivere ogni loro respiro in maniera consona a quello status…

Come non bastasse oggi scopro che Francesco sarebbe un ammiratore del grande scrittore Fazio… Davvero non ho parole e, mentre spero vivamente che ciò che si legge nel catenaccio di Dagospia (vedi sopra) sia solo l’ennesima boutade di D’agostino, mi chiedo: ma cosa circola in vaticano di questi tempi? Non sarà tempo di cambiare pusher? A questo punto, al confronto del possibile annichilimento intellettuale che si scorge all’orizzonte, anche il rischio-coronavirus mi pare una bazzecola! Sic!

Rina Brundu

PS Ma poi, di cosa scrive Fazio? Io pensavo che fosse l’impiegato Rai dai programmi noiosi, analogici, conditi di “amici degli amici”, mai saputo che si occupasse di “scrittura”. Pensa tu!, il rivale di Kafka proprio in Italia, in casa nostra e ha come lettore il successore di Pietro! Sic!