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Di etimologia etrusca e latina: mas, maris

autumn-1072827_960_720di Massimo Pittau. Già nell'Ottocento il linguisa tedesco Wilhelm Deecke aveva prospettato l'ipotesi che il nome del semidio etrusco MARIS, MARIŚ (genitivo MARISL, MARIŚL) «(di) Maris» (ThLE²), potesse corrispondere a quello greco Érhōs «Amore, Cupido».

Ed infatti anch’esso compare come un “bambino” o “adolescente” in alcuni specchi etruschi. La qual cosa che viene confermata da due aggettivi da cui è seguito (ET, Cl S.8; Vs S.14) MARIŚ HUSRNANA «Maris bambino» (da confrontare con HUSIUR, HUŚUR «bambini, ragazzi»); MARIŚ HALNA «Maris poppante ?» (da confrontare col lat. alumnus ?); (ET, Vs S.14; su specchio) MARIS ISMINΘIANŚ «Maris Sminteo» (= “uccisore di topi”) (anticamente la presenza di topi nei granai era una iattura e il loro rodio era considerato di “cattivo augurio”). (ET, OI S.63; su specchio in figura di bambino) MARIS TINSTA «Maris quello (figlio) di Tinia».

La forma del genitivo MARISL, MARIŚL (con le abbreviazioni MAR, MARI) «(casella) di Maris» compare nel Fegato di Piacenza (ET, Pa 4.2/3) e pure nel “cuore” plumbeo di Magliano (ET, AV 4.1) MARIŚL MENITLA probabilmente «di Maris il Donatore»). Inoltre (ET, Cl 4.2 – rec; su vaso bronzeo) MARIŚL SIANŚL «del Padre Maris», da confrontare col lat. Marspiter probabilmente Maris pater «Maris, Érhōs padre» e non Mars pater «Marte padre», come invece interpretavano gli antichi (Varrone, Lat. 8.49; Gellio 5.12.5). In qualche specchio la figura di MARIS si ripete, proprio come quella dei greci Érhōtes «Amorini».

Tutto ciò premesso, a mio avviso MARIS è da confrontare coi lat. mas, maris «maschio» e maritus «marito», finora entrambi di origine ignota (DELL, DELI) e quindi – come capita spesso – probabilmente etrusca. E con ciò abbiamo finalmente trovato l’etimologia dei lat. mas, maris; maritus, cioè dall’etr. MAR. La qual cosa è confermata dalle tre seguenti iscrizioni etrusche: (ET, Cl 1.338 – rec; su coperchio di ossario) VL VILIA VL MAR PUR/Θ «Velia Vilia (figlia) di Vel, il marito vate (pose)»; (ET, Cl 1. 1235 – rec; su coperchio di ossario) LΘ ANIU ARNΘAL MAR «Lart Anione marito di Arruntia»; (ThLE² 256) V MAR LEΘAL «V(el) marito di Letia».

E adesso è legittimo invertire la direzione della ricerca etimologica, affermando che dunque con grande probabilità MARIS in origine significava «maschio».

Bibliografia e sigle

DELI Cortelazzo M. – Zolli P., Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, I-V, Bologna 1979-1988; DELI² II ediz. a cura di M. Cortelazzo e M. A. Cortelazzo, col soprattitolo Il nuovo etimologico, 1999.

DELL Ernout A. – Meillet A., Dictionnaire Étymologique de la Langue Latine, IV édit., IV tirage, Paris 1985.

ET Rix H., Etruskische Texte, Editio Minor, I Einleitung, Konkordanz, Indices; II Texte, Tübingen 1991.

ThLE² Thesaurus Linguae Etruscae, I Indice lessicale, Roma 1978; I Supplemento, 1984; Ordinamento inverso dei lemmi, 1985; II Supplemento, 1991; III Supplemento, 1998. Seconda edizione, Pisa-Roma 2009.

Cristofani M., Gli Etruschi – una nuova immagine, Firenze 1984, VI ristampa 2006, pag. 165 (Erika Simon).

Cristofani M., Dizionario della Civiltà Etrusca, a cura di M. C., Firenze 1985, pag. 166 (Ingrid Krauskopf).

Pfiffig A. J., Religio Etrusca, Graz 1975.