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SULLA NATURA DEL MALE – La bomba atomica di Hitler. L’ordine: distruggere Londra!

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Il traghetto SF Hydro nel 1925

Drain The Oceans è il titolo di una nuova serie documentaristica in dieci puntate prodotta dal National Geographic australiano e dedicata alle armi segrete del Terzo Reich (in calce a questo post, il trailer). A quanto riportato nel primo episodio della stessa (un episodio andato in onda il 7 agosto 2018), Adolf Hitler sarebbe stato molto vicino alla creazione della bomba atomica. In particolare in Norvegia sarebbe stata ritrovata la nave che i nazisti stavano usando per trasportare “l’acqua pesante” da usare nel reattore nucleare. Il target? Annientare Londra!

Sempre secondo queste fonti Churchill avrebbe fatto distruggere dal SOE (il servizio di controspionaggio inglese che operava sul continente all’insegna del motto “Incendiate l’Europa!”, e che per inciso si occupò anche dell’eliminazione del Boia di Praga Reinhard Heydrich), il traghetto SF Hydro senza sapere quale fosse la sua vera missione. A leggere attentamente le ultime notizie già riportate, sarebbe stato proprio il team del National Geographic a tracciare il traghetto nel punto in cui era affondato, a tirarlo su e a trovare al suo interno circa 40 barili di “acqua pesante”, in quantità sufficiente, insomma, per proiettare la Germania verso uno status di possibile potenza nucleare.

Secondo quanto avrebbe dichiarato al Daily Telegraph, il Prof Dr Frank Soreide dell’Università norvegese delle Scienze e delle Tecnologie, lo scopo del loro studio e della loro ricerca, condotta appunto insieme al National Geographic, sarebbe stato quello di “immergerci, riportare un barile in superficie e provare che l’acqua-pesante veniva spedita in Germania”. Per chi volesse saperne di più su questo argomento, ho visto che la Rete è piena di dati relativi a tale impresa televisiva, sebbene naturalmente gli articoli siano in lingua inglese.

Per gli scopi di questo di questo post basta ricordare che gli esperimenti di Enrico Fermi furono compiuti tra la fine degli anni 20 e l’inizio degli anni 30, e che la “fabbrica” di acqua-pesante esisteva in Norvegia già nel 1934. Certo, una teorizzazione-completa, in grado di “gestire” in sicurezza la costruzione di una bomba nucleare non esisteva, e a mio avviso questi articoli che leggiamo di tanto in tanto sono un po’ volutamente “esagerati” da parte dei media inglesi. Vero è però che conoscendo le risorse di cui disponeva il Reich (allo scopo includo qui sotto un estratto da SULLA NATURA DEL MALE relativo ai dealings del nuovo Ministro degli Armamenti Speer e alla fabbrica Dora), resto meravigliata dal fatto che il gruppo di scienziati criminali che giravano intorno a Hitler, non sia riuscito nell’intento. Resto meravigliata… e grata!

 

Rina Brundu

 

6.3. Albert Speer, la grandeur tecnica del ministro degli Armamenti del Reich

Quando nel febbraio del 1942, l’aereo sul quale volava il ministro degli Armamenti e delle Munizioni Fritz Todt si sfracellò al suolo, non furono in pochi a pensare a un complotto. Del resto il defunto dignitario e ingegnere del Reich, già ideatore della Linea Sigfrido al confine con la Francia, una linea tedesca fortificata, costruita tra il 1916 e il 1917, non aveva risparmiato critiche al Führer durante la campagna di Russia. Finito il funerale da eroe riservato a Todt, il nuovo ministro degli Armamenti del Reich, Albert Speer, che con il Führer condivideva un certo spirito interventista, si stava già dando da fare per riorganizzare, ristrutturare e aumentare la produzione. Speer radunò gli industriali tedeschi e ordinò loro di velocizzare il sistema di invio delle armi al Fronte. Sarà poi suo il genio visionario dietro tante delle innovazioni tecnologiche che resero formidabile la macchina da guerra del Reich. Sulla linea della grandeur meccanica e militare inaugurata da Hitler con la commissione alla Krupp del cannone Grande Gustav[1], il più grande cannone mai costruito, Speer spingerà per una rivoluzione aeronautica e produrrà aerei a reazione e razzi (le “armi della vendetta”, almeno nelle intenzioni), le bombe volanti V1 e V2. Di queste bombe ne furono lanciate poche centinaia, ma in conseguenza dei bombardamenti con tali armi morirono circa 10000 londinesi. Luogo privilegiato di produzione di queste bombe fu la terribile fabbrica sotterranea situata a una settantina di chilometri da Buchenwald, nome in codice: Dora.

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[1] Figura 5, il Grande Gustav. Si trattava di un’arma che usava proiettili da 80 centimetri ed era capace di sparare munizioni del peso di oltre 7 tonnellate ad una gittata di circa 40 chilometri di distanza. Costruito in soli due esemplari, uno pagato e l’altro, chiamato Dora, come la fabbrica delle “bombe volanti” V1 e V2, fu regalato dalla Krupp all’esercito, pesava ben 1.350 tonnellate. Per muoverlo e consentirne il transito furono costruite due linee ferroviarie parallele.

(Estratto da SULLA NATURA DEL MALE, Ipazia Books)