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L’allenatore di calcio. Il manuale di George Williams

Sul gioco del calcio non deve sfuggire il fatto che esso ha nell’attuale momento storico del nostro pianeta una enorme rilevanza sociale e politica: il calcio non solamente attira e mobilita grandissime folle di spettatori e di tifosi e precisamente decine e decine di milioni di individui che lo seguono negli stadi e negli schermi televisivi, ma addirittura costituisce il vero ed unico cemento che è alla base di tutte le nazioni odierne. Non esiste nessun altro mezzo o ideale che caratterizzi ed unisca le singole nazioni attuali: non il sistema di governo dei vari popoli, cioè non la monarchia, non la repubblica, la dittatura, la democrazia, il regime autoritario, l’anarchismo, il comunismo, le ideologie politiche e filosofiche, le religioni, tutti questi fattori non riescono ad unire ed unificare sotto di sé tutti gli individui di una qualsiasi nazione, piccola o grande che sia, come invece ci riesce a fare il gioco del calcio. In occasione delle partite internazionali della propria squadra nazionale, i rispettivi popoli “si fermano”, i cittadini cessano di combattersi fra loro, dimenticano gli odi, le sofferenze e perfino la fame. Purché vinca la “nostra” squadra nazionale! Le partite di calcio internazionali sono l’unica occasione che spinge i popoli a cantare, con uno atteggiamento che si configura anche come “religioso”, i rispettivi inni nazionali. E tutto questo ormai lo sanno molto bene i capi di Stato, sovrani o presidenti, i quali non mancano mai di essere presenti alle finali delle partite internazionali giocate dalla loro squadra.

Non solo, ma migliaia e migliaia di centri abitati di tutto il mondo, piccoli o grandi che siano, non fondano più il loro “campanalismo” sull’altezza e sulla bellezza del campanile del loro villaggio o della loro città, bensì sulle vittorie e sulle glorie della propria squadra di calcio.

E c’è anche di più e di più importante: il gioco del calcio sta effettuando un processo di “catarsi” o di purificazione dell’istinto alla guerra che ha sempre dominato e tuttora domina gli uomini, sopratutto i maschi: è un progresso enorme nello sviluppo della civiltà umana che gli uomini si combattano fra loro con una palla di gomma e di pelle, piuttosto che con le armi di qualsiasi genere e tipo!

E a me appare molto bello e pure molto significativo lo spettacolo che offrono le grandi partite di calcio, nelle quali si è ormai presa l’ottima usanza di iniziare con l’ingresso nel campo dei giocatori accompagnati da altrettanti ragazzini, maschietti e femminucce: spettacolo simpatico, bello e significativo che lascia intravedere che assai probabilmente anche nel futuro quei ragazzini conosceranno e sperimenteranno l’importanza del gioco del calcio nel loro avvenire lontano.

Rispetto ai ragazzini non si può negare che il gioco del calcio ha anche una importante funzione aggregatrice e pure educativa. In un cortile in cui ci sia una dozzina di ragazzini, lanciamo un pallone da calcio e vedremo tutti, maschietti e femminucce, abbandonare tutti gli altri loro giochi e buttarsi con viva gioia nella mischia di partite improvvisate!

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