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Il 25 Aprile in dieci aforismi da Piero Calamandrei a Oriana Fallaci

  • Partigiani_sfilano_per_le_strade_di_milanoDopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà. (Norberto Bobbio)
  • La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline. (Pier Paolo Pasolini)
  • Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione. (Piero Calamandrei)
  • "La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta". (Theodor Adorno)
  • D’accordo, farò come se aveste ragione voi, non rappresenterò i migliori partigiani, ma i peggiori possibili, metterò al centro del mio romanzo un reparto tutto composto di tipi un po’ storti. Ebbene: cosa cambia? Anche in chi si è gettato nella lotta senza un chiaro perché, ha agito un’elementare spinta di riscatto umano, una spinta che li ha resi centomila volte migliori di voi, che li ha fatti diventare forze storiche attive quali voi non potrete mai sognarvi di essere! (Italo Calvino)
  • "E come potevano noi cantare / Con il piede straniero sopra il cuore / fra i morti abbandonati nelle piazze / sull'erba dura di ghiaccio, al lamento / d’agnello dei fanciulli, all'urlo nero / della madre che andava incontro al figlio / crocifisso sul palo del telegrafo? / Alle fronde dei salici, per voto / anche le nostre cetre erano appese / oscillavano lievi al triste vento". (Alle fronde dei salici di Salvatore Quasimodo).
  • Ma lei, avendo la possibilità di fare qualcosa, cosa avrebbe fatto vedendo uomini, donne e bambini massacrati senza un motivo se non l’odio e la violenza? Vorrei che i giovani si interessassero a questa mia storia unicamente per pensare, oltre a quello che è successo, a quello che potrebbe succedere e sapere opporsi, eventualmente, a violenze del genere. Giorgio Perlasca (funzionario, filantropo e commerciante italiano)
  • Fischia il vento urla la bufera, scarpe rotte e pur bisogna andar a conquistare la rossa primavera dove sorge il sol dell'avvenir. a conquistare la rossa primavera ove sorge il sol dell'avvenir. Fischia il vento: Canto della Liberazione
  • Tu non sai le colline dove si è sparso il sangue Tutti quanti fuggimmo tutti quanti gettammo l'arma e il nome. Una donna ci guardava fuggire. Uno solo di noi si fermò a pugno chiuso, vide il cielo vuoto, chinò il capo e morì sotto il muro, tacendo. Ora è un cencio di sangue e il suo nome. Una donna ci aspetta alle colline. Cesare Pavese
  • E quest’Italia, un’Italia che c’è anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca. Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade. (Oriana Fallaci).

1 Comment on Il 25 Aprile in dieci aforismi da Piero Calamandrei a Oriana Fallaci

  1. grazie. Emozionante leggerli di seguito, con il fiato sospeso…

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