I GUERRIERI DI MONTI PRAMA nuova scoperta che però non lo è del tutto
Rispetto a quanto ho scritto in quel mio libretto intendo fare oggi queste precisazioni:
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La pianta ricostruita del tempio arieggia chiaramente il “tempio etrusco” (si veda quello ricostruito a Villa Giulia di Roma).
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La interpretazione delle statue come quelle di altrettanti “guerrieri-pugilatori” è una “baggianata” che offende l’intelligenza di noi Sardi, dato che in nessun luogo e in nessun tempo i guerrieri hanno fatto la guerra coi “guantoni da pugili”. Il bronzetto di Dorgali che aveva dato lo spunto a questa baggianata non è quello di un “guerriero-pugilatore”, bensì è quello di un “cuoiaio” che muove sul capo un cuoio che ha lavorato, come giustamente aveva scritto l’acuto e autorevole archeologo Doro Levi.
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La ricostruzione che è stata fatta di recente di un “guerriero-pugilatore”, che avrebbe sul capo lo scudo per parare i pugni dell’avversario – ricostruzione che fa bella mostra di sé nel Museo e in tutte le raffigurazioni pubblicitarie – è un’altra “baggianata”, questa costruttiva: lo scudo posto sopra il capo, come una specie di “parapioggia”, risulta adesso fatto col cemento armato, fornito della relativa “struttura metallica”: ma – obietto io – non sono tutte le statue dei guerrieri di Monti Prama fatte esclusivamente di pietra arenaria, la quale mai avrebbe consentito quella specie di parapioggia?