“Penitenziagite!”: TG1, ebbasta con il ritorno del Medioevo!

fonte: corriere.it
Credeteci o no ma lo screenshot qui riprodotto campeggia sulla home odierna del “primo” giornale italiano (no, non l’ho ripreso dal calendario di Frate Indovino!), immaginate l’ultimo!
Come non bastasse se ci si alza la mattina presto e si ha la disgraziata idea di cambiare dalla CNN al TG1 ecco una messa! Tornando a casa la sera la scena è sempre la stessa, litanie senza senso a non finire mentre il mondo va a putt…!!
“Penitenziagite!” ordinavano i monaci nel Medioevo impestato, ma adesso scopriamo che 700 anni dopo non è cambiato granché. Non mi permetterei mai di criticare un qualunque essere che in un momento di difficoltà comincia a sclerare e si attacca a qualsiasi sciocchezza pur di ritrovare speranza: fa parte della natura umana perché, come ben sappiamo, non è certamente nel momento più arduo che, purtroppo per noi, riusciamo a ragionare meglio. Tuttavia, a tutto dovrebbe esserci un limite… finanche al degrado intellettuale in casa RAI!
In un momento di pandemia così grave, laddove un sano servizio pubblico televisivo potrebbe aiutare in mille modi: fornendo dati, cifre, tenendoci aggiornati sui tanti studi in corso per ottenere l’agognato vaccino, promuovendo la solidarietà, l’aiuto concreto specialmente per chi si prodiga in prima linea, per le loro famiglie, per i milioni di poveri che pure lascerà per terra codesta calamità, etc etc…. realizzare che lo stesso (lo stesso servizio pubblico, intendo) è in mano a personaggi che sanno proporre solo marchette politiche insieme a questo tipo di programmazione ancorata a un retaggio culturale da dimenticare incute davvero timore.
O meglio, fa paura… anche perché passare dall’esortazione ancora “mild” “Penitenziagite!” all’autoflagellazione in piazza in stile Silas danbrowniano il passo è breve!
Rina Brundu
PS Bravo invece il Presidente Mattarella che si è ricordato dei tanti ricercatori che si stanno facendo il culo in questo momento… sono loro che ci salveranno non le ridicole querimonie in salsa superstiziosa!

Il mitico Silas danbrowniano