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Viaggio nell’Italia del Nord. Sui danni causati da una Stampa fuori controllo e politicamente acritica.

 

duomo ieri

Duomo di Milano, pomeriggio del 24 feb 2020. Fotografia: Rina Brundu

Giunti all’aeroporto di Torino ci hanno intimato l’alt a tutti noi presenti sul volo proveniente da Dublino. Due ragazzi e una ragazza, vistosamente avviluppati in una tuta arancione, con tanto di mascherina futuribile a coprirne il viso, ci hanno ordinato di rimanere dietro una data linea. Nel frattempo un loro collega si piazzava davanti e con un ipad scannerizzava termicamente le nostre persone: avanti, avanti, avanti…. Uno dopo l’altro venivamo spediti al controllo passaporti. Di tanto in tanto qualcuno di noi si voltava indietro a vedere cosa succedeva al resto dei compagni di viaggio, da un lato rallegrandosi nel cuore di avere già passato “l’esame”, dall’altro dimentico che bastava che uno solo di quel gruppo fosse dichiarato febbricitante perché tutti fossimo messi in quarantena!

Capperi, qui in Italia fanno le cose come si deve e con la salute non scherzano mica! Come con tutte le “nostre cose” l’illusione di “efficienza” è stata momentanea, è durata il tempo di un battito d’ali di farfalla. Resta il fatto che quando tre giorni fa si è diffusa la notizia dei casi di “Covid 19” scoppiati in Lombardia, noi continuavamo a contentarci di essere in Piemonte. Certo, leggendo i giornali, ascoltando i telegiornali, la situazione sembrava degenerare di ora in ora, ma sulle strade viveva il solito tran tran quotidiano mentre a Torino non vi era un solo museo o locale chiuso.

Per la verità Torino lo scorso fine settimana si è rivelata una città bellissima, molto più bella del ricordo che conservavo in memoria. L’ex capitale sabauda è certamente un luogo unico, ricco di storia, di cultura, tecnologicamente avanti, proiettato nel futuro, dotato di un sistema di trasporti eccezionale. Anche il clima era bello, temperato abbastanza data la stagione e non una goccia di pioggia è caduta sulle nostre teste. La pizza che si mangia poi non ha nulla da invidiare a quella napoletana, alla pizza vera intendo, quella per la quale l’impasto deve essere lasciato in lievitazione non meno di 40 ore…

Poi si tornava in hotel, si accendeva il televisore e subito riprendeva la messa cantata… Le “notizie” erano sempre le stesse, offerte da programmi televisivi (d’intrattenimento!!!), telegiornali, siparietti dedicati, infarciti di esperti dell’ultima ora che senza averne le competenze sfornavano non pizze ma consigli medici, ammonivano severi su come noi miseri non avremmo dovuto farci trascinare dall’isteria che loro andavano procurando, che viveva nel loro essere-minimo. Controllando via smartphone un quotidiano online abbiamo finanche dovuto scorrere il “fondo” onta di un noto “direttore” che avvertiva, pure lui (pensa tu!), a non lasciarci prendere dal panico proprio mentre il suo stesso giornale tale panico lo fomentava….

Sciacalli! Sciacalli senza vergogna! Sciacalli acritici di un sistema politico malato che tra le altre cose ha trasformato il nostro premier-mai-eletto in una “signorina buonasera” d’altri tempi, la quale, muovendo qual gentil farfallina da programma televisivo in programma televisivo, da un lato ha fornito un esempio epocale di pessimo gusto politico-mediatico, dall’altro (abbiamo letto) sbraitava contro i governatori delle regioni reclamando altri improbabili poteri per sé!

ignobili

Screenshot sull’ignobile attacco del governo giallorossicciorolex alle regioni del Nord…

L’era del grillorenzismo non ci ha risparmiato neppure questa vergogna, ovvero una modalità lontana mille miglia da come si fa politica-non-mediatica, politica non-urlata da queste parti… Soprattutto, a queste latitudini con la salute non si scherza davvero, non scherzano i giornali, non ci scherza nessuno e intanto si continua a vivere…. Noi stessi, rientrati da Milano, abbiamo provveduto ad auto-quarantinarci perché per farlo non serve nessun decreto presidenziale!

Ah, “serva Italia” nelle mani di simili personaggi scaltri e senza pudore…. Ben lontana dalla grandezza avita che, fortunatamente, una Torino meravigliosa non ha voluto né potuto nascondere… malgrado tutto, malgrado la classe politica e mediatica peggiore di ogni tempo che purtroppo per noi dobbiamo subire!

Rina Brundu