Diario di bordo (17) – Settembre, il mese più lungo.
Non ricordo un altro mese così pieno per Rosebud, ma finalmente il settembre 2016 è finito. A chi ha seguito e segue le dinamiche del sito non sarà sfuggito che quest’angolo virtuale è totalmente cambiato negli ultimi 50 giorni, é cambiata Ipazia e non sono mancate le novità. Immagino ce ne saranno altre, nel futuro prossimo, piano piano… come solo si può fare quando si ha poco tempo da dedicare e si corre sempre. Vero é però che forse dopo cinque anni di lavoro e tante battaglie per renderlo un luogo davvero libero adesso si può cominciare a pensare, a guardare, a sperare di poterlo fare entrare presto in un’altra dimensione… magari più matura, in tutti i sensi. Sarebbe tempo.
E ora è pure tempo per me di staccarmene un poco, qualche giorno… ma i vostri articoli continuerò a pubblicarli comunque.
Rina Brundu
E non avendo voglia di ricercare la solita poesia in Rete, eccone una già pubblicata e tratta dalle mie “Urla”. Take care.
Sognando un poeta sui generis
01.02.2016
Di un albero stagionato
Ho sognato
Senza fiori senza foglie
Senza vita senza voglie
Senza radici senza storia
Senza sogni ne memoria
Di un poeta incanutito
M’é sembrato
Di immaginare
Ingrigito
appassito
Esiliato e senza tema
Essenza stessa di un poema.