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Stiamo distruggendo Nimrud e le altre città degli “dei”: perché non ci fermiamo?

640px-Portal_Guardian_from_Nimroud__British_Museumdi Rina Brundu. Non è che si pensi che distruggere un’antica statua sia peggio di uccidere un uomo, il fatto è che distruggendo quella statua si uccidono milioni di uomini e la loro storia. La nostra storia. Fa impressione leggere dello scempio archeologico che l’ISIS starebbe portando avanti in Iraq, nella regione mesopotamica dove un tempo fiorì la civiltà assira, la prima grande civiltà umana di cui si sappia ad oggi.

Come non bastasse la minaccia del clima, l’erosione procurata dalla sabbia del deserto, adesso ci si mette l’incuria e il vandalismo a distruggere questo patrimonio archeologico unico. Francamente diventa anche difficile capire sotto quale densa cappa di ignoranza possa sopravvivere il “germe” che fa affiorare tanta inumanità e tanta imbecillità.

Ad un tempo ci si domanda che cosa stia pensando la comunità internazionale, oltre ad organizzare incontri al vertice che si risolvono in un nulla di fatto. Purtroppo, così facendo, la responsabilità di questo scempio ricade direttamente sulle nostre spalle e diventa in automatico un nostro peccato di omissione. Stiamo distruggendo Nimrud e le altre città degli “dei”: perché non ci fermiamo?

Gli appassionati di archeologia sanno bene dell’importanza di questa regione nella storia del mondo e del valore dei preziosi tesori colà ritrovati. Per gli altri lettori inserisco qui sotto alcuni link a dei video-Youtube; sono manufatti da vedere almeno una volta nella vita. E sono tesori che abbiamo il dovere di preservare per coloro che verranno.
Featured image, Assyria – Portal Guardian from Nimroud. British Museum – Statue of a lion with wings and head of a bearded man.